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Asilo nido e sostegno alle famiglie: serve chiarezza, non promesse vaghe
Negli scorsi giorni, il sindaco ha annunciato — facendo riferimento al tragico decesso di un bambino in una struttura privata — l'impegno del Comune a offrire "8 nuovi posti" all'asilo nido comunale. Oltre a stringerci attorno alla famiglia e ai gestori del nido in questione, sottolineiamo quanto per noi la dichiarazione del Sindaco sia inopportuna e pure fuorviante. Rischia di travisare il reale: il maggior numero di posti di cui si è parlato non nasce da programmazioni a livello locale, ma da fondi nazionali vincolati (LEP) per estendere l'offerta per l'infanzia.
Le cifre sono tutt'altro che certe:
- Il sindaco parla di 8 posti;
- L'assessora Caldognetto, in consiglio comunale, ha indicato 7 posti;
- Il Documento Unico di Programmazione ne prevede 6;
È ora che l'amministrazione chiarisca: quanti posti ci saranno davvero? Esiste un piano concreto e formale di attuazione, con intenti calendarizzati e disponibilità reali? Oppure tutto resta sul piano dell'annuncio?
Inoltre, ampliare i posti al nido non equivale affatto all'apertura di una sezione primavera, una struttura cruciale per strappare alla marginalità la scuola materna di Povolaro, in difficoltà per il calo delle iscrizioni. Una sezione primavera sarebbe un investimento strutturale, capace di:
- sgravare la lista d'attesa del nido comunale;
- garantire continuità educativa nel nostro territorio;
- evitare scelte dolorose da parte delle famiglie, costrette ad affidarsi a servizi extra-comunali;
Chiediamo quindi che l'amministrazione smetta di distribuire numeri incerti e annunci vuoti, e che dia certezze precise: un piano realistico, una sezione primavera con tempi e risorse chiare e una visione educativa all'altezza delle esigenze delle famiglie duevillesi.
Smettiamo di illudere i cittadini: servono concretezza e responsabilità.